«Quando abbiamo deciso di iscrivere la squadra ed io mi sono preso l’incarico di diventare il nuovo presidente, la notte ho persino faticato a dormire, ma non fare la squadra sarebbe stato uno smacco troppo grande». Lo dice Andrea Mari della Copparese.
Quella rossoblù è la terza compagine della nostra provincia, l’unica società ferrarese in Eccellenza. Ma a lungo ha rischiato di subire un forte ridimensionamento, se non qualcosa di più... «I problemi c’erano e ci sono - riprende il nuovo massimo dirigente -, però per natura sono ottimista e dico di ragionare un passo alla volta.
Intanto, abbiamo iscritto la Copparese nella stessa categoria che la vede unica tra le ferraresi, da lunedì (oggi, ndr) mi metto al lavoro per allestire la squadra.
Ci aspettano dei giorni sicuramente caldi, ma entro la fine del mese contiamo di fare un’assemblea pubblica nella quale spiegheremo il nostro progetto agli sportivi di Copparo».
Con quale budget affronterete la nuova stagione? «Al momento non ci sono nuovi sponsor, però pensiamo di poter avere qualche novità all’interno della dirigenza, nella quale è comunque rimasto l’ex presidente Montanari per darci una mano.
Al mio fianco c’è sempre l’amico Millo Ricchieri e poi c’è l’importante appoggio dell’amministrazione: sapere di avere la stima del sindaco (Nicola Rossi, ndr) è fondamentale per il futuro».
Si sa che il suo sogno per la panchina è la permanenza di mister Mastrocinque. Perché lui è l’allenatore ideale per fare calcio.
Non lo sento da tempo, ma gli abbiamo chiesto di aspettarci ed ora gli chiederemo di sposare il nostro progetto.
Sicuramente dal punto di vista tecnico non sarà più fiorente come nel recente passato, ma visto che punteremo su dei giovani lui è la persona giusta per farli crescere.
Qualcuno dei giocatori dell’ultimo campionato potrebbe rimanere, però è difficile affrontare un campionato di Eccellenza non avendo grandi bilanci.Ma saremo rigidi nella gestione economica della società, perché l’attività di una stagione non comporta soltanto i rimborsi dei giocatori.
Essere ancora in Eccellenza significa lunghe trasferte in pullman e spese maggiorate anche per la squadra Juniores.
Non intendo più perdere il sonno per il calcio, mi è già successo abbastanza volte negli ultimi giorni